Cover italiane
2019-06-04
Infinitamente blues vi proporne, in questa puntata, un riassunto di alcune delle più conosciute cover italiane, vale a dire di quelle canzoni già pubblicate da un altro artista e tradotte da un’altra lingua, solitamente l’inglese. A volte ascolteremo il brano tradotto altre volte l’originale in modo da avere un quadro più generale della situazione. Va detto che, di solito, la melodia non cambia e quindi, nella maggior parte dei casi, il risultato è molto (...vedi dettagli)
Infinitamente blues vi proporne, in questa puntata, un riassunto di alcune delle più conosciute cover italiane, vale a dire di quelle canzoni già pubblicate da un altro artista e tradotte da un’altra lingua, solitamente l’inglese. A volte ascolteremo il brano tradotto altre volte l’originale in modo da avere un quadro più generale della situazione.
Va detto che, di solito, la melodia non cambia e quindi, nella maggior parte dei casi, il risultato è molto gradevole da questo punto di vista. Diverso è il discorso per il testo, che non sempre rispecchia le intenzioni dell’autore originale e anzi a volte diventa una vera schifezza di cui ci si dovrebbe vergognare non poco.
L’epoca d’oro delle cover è quella degli anni ’60, quando la musica sta cambiando drasticamente con l’avvento del beat e la nascita impetuosa del rock. I grandissimi successi che arrivano dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti, rendono la proposta delle cover molto vantaggiosa, potendo pescare da un mercato immenso. Tra le tante proposte: Celentano, Mina, Vanoni, Maurizio, tutti i grasndfi "complessi" degli anni '60: Dik Dik, Camaleonti, Equipe 84, Rokes. Tra gli artisti "copiati" Beatles, Rolling Stones, Elton John, Ben E. King, e tantissimi altri magari meno conosciuti. Buon ascolto.
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Filetype: MP3 -
Size: 222 MB -
Duration: 1:32:39m
(320 kbps 44100 Hz)